Nel
momento in cui il cliente si rivolge allo studio legale, con molta
probabilità sta vivendo una situazione di conflitto. Ci si rivolge
all’avvocato in qualità di esperto giuridico che è in grado di guidare
e consigliare le soluzioni più adeguate al caso specifico. La maggior
parte delle volte, però, proprio perché ci si trova in situazione di
conflitto, subentrano difficoltà dettate da una sfera che non sempre
viene presa in considerazione come dovrebbe: quella emotiva.
La persona che affronta un conflitto, sta vivendo un forte stress,
grande disagio, conflitto interiore, è molto probabilmente accecata da
emozioni negative, quali rabbia, paura, dolore per la situazione che si
sta verificando. Il punto è che proprio la sfera emotiva, ridotta
spesso a marginale, guida gran parte delle nostre decisioni, come ad
esempio decidere se separarsi, dividere i beni che ci sono
pervenuti in eredità in modo da ledere o meno i diritti degli eredi,
comportarsi in un certo modo col vicino di casa, piuttosto che con il
collega o il datore di lavoro.
Accade così che a causa di questa sfera, il cliente sia confuso sul da
farsi e il lavoro dell’avvocato stesso venga rallentato e messo a dura
prova da tante dinamiche per le quali il professionista si affida al
proprio buon senso.
I tempi si allungano, il malessere si diffonde, i costi aumentano e sia
l’avvocato che il cliente rischiano di avvertire disagio e difficoltà.
Il servizio di Counseling
Per rispondere a questa situazione, affiancando l’avvocato nella
gestione delle situazioni emotivamente più complesse e garantendo al
cliente una guida completa a 360° che tenga presenti anche le sue
difficoltà che meno rientrano nell’ambito puramente legale, una figura
professionale certamente molto adatta è quella del Counselor.
Il counseling è un'attività professionale riconosciuta e disciplinata
dalla Legge 4/2013, che ha lo scopo di accompagnare la persona a
scoprire e mettere in atto strategie alternative che le consentano di
affrontare le proprie aree problematiche e raggiungere un obiettivo
definito; grazie a questo intervento, il cliente avrà modo di
rafforzare la propria capacità decisionale e chiarire le dinamiche
relazionali che sta mettendo in atto, in modo da riuscire ad
intraprendere percorsi nuovi che lo aiutino a raggiungere le mete
prefissate.
Il counseling non è un intervento psicologico o psicoterapeutico,
maggiormente incentrati sullo studio della personalità e sulla
risoluzione di disagi esistenziali, né un intervento di mediazione
familiare, volta a trovare un punto di incontro tra i coniugi in
conflitto, ma una guida che ha come focus le relazioni interpersonali e
la soluzione di dinamiche conflittuali, ma anche il sostegno e la guida
dei singoli soggetti coinvolti che, se non supportati, rischiano di
“perdersi”. Il Counselor è una figura che viene formata in apposite
scuole e che segue un percorso di studi triennale, seguito da costanti
aggiornamenti professionali.
Come
Il servizio prevede che nei primi colloqui con il cliente, l’avvocato
sia affiancato dal Counselor in modo da analizzare accuratamente le
dinamiche del problema presentato. Il servizio non prevede nessun costo
aggiuntivo per il cliente che in una fase successiva, se ne
avvertirà l’esigenza, potrà scegliere di intraprendere un percorso
parallelo anche con il Counselor.
A supporto dell'attività dell’avvocato, il counseling può rappresentare un valido sostegno per
• aiutare a fare chiarezza: individuare in maniera
chiara i propri obiettivi, le necessità, a gestire le emozioni e a
vivere la situazione conflittuale secondo modalità che risultino il più
possibile equilibrate;
• sviluppare le capacità di negoziazione: ancorarsi
fortemente al proprio punto di vista può generare dinamiche
conflittuali che, se non gestite, contribuiscono ad allungare i tempi
della separazione e, conseguentemente, anche i costi della causa.
Riuscire a negoziare diventa spesso indispensabile per la propria
salute psico-fisica;
• supportare la funzione genitoriale: uno degli aspetti più
problematici della separazione è legato ai figli, al trovare le giuste
strategie comunicative per dare loro spiegazioni, proteggerli e
guidarli nel delicato processo di separazione garantendo loro il
maggior equilibrio possibile all’interno di un vissuto doloroso e
complesso.